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“Lo sport come motore della rinascita economica e sociale in Italia ed in Europa” è il tema dell’incontro che si è tenuto questa mattina, presso il Salone d’Onore del Coni a Roma, in occasione dell’annuale convegno che la Libera Università Mediterranea dedica alle tematiche di respiro europeo.
L’appuntamento di quest’anno, moderato dal direttore del TG2 Gennaro Sangiuliano, ha visto la partecipazione del Presidente del CONI, Giovanni Malagò e del Presidente della FIGC Gabriele Gravina, del rettore della Lum Antonellp Garzoni, del prof. Alberto Gambino, pro-rettore dell’Università Europea di Roma, Francesco Bonini, Rettore della LUMSA, Antonio Briguglio, Ordinario di Diritto Processuale Civile presso l’Università Tor Vergata, Gennaro Terracciano, Ordinario di Diritto Amministrativo dell’Università “Foro Italico” e Tommaso Marchese, Direttore Scientifico del Corso di Alta Formazione in Management delle Società Calcistiche dell’Università LUM.
“Lo sport rappresenta un pilastro per il rilancio del sistema Italia”, ha affermato il Prof. Garzoni, “ci sono dei valori profondi legati allo sport come il senso di equità, di meritocrazia, di inclusione che possono condurre le nuove generazioni ad una cittadinanza attiva”. “L’Europa – ha proseguito il Rettore della Lum – è tornata centrale nel mondo dello sport se pensiamo al tema dell’inclusione dei giovani e del programma Next Generation Europe”.
“Dopo la pandemia”, ha sottolineato Giovanni Malagò, “per tante società sportive non ci sarà più la possibilità, in termini di forze e risorse, di sopravvivere. L’associazionismo, che è la spina dorsale dello sport in Italia e nel mondo, rischia di sparire con tutte le conseguenze del caso. C’è davvero di che preoccuparsi, ha evidenziato il presidente del Coni – è necessario dare sostegno a questa parte vitale del corpo sportivo”.
Sulla stessa lunghezza d’onda, anche Gabriele Gravina, presidente della FIGC. “Siamo alla vigilia di importanti eventi sportivi che vedranno l’Italia e gli atleti italiani, nel calcio e nel contesto olimpico, protagonisti di una ripresa di attività del nostro movimento. Noi abbiamo inteso” ha aggiunto Gravina, “dare un segnale, già dalla scorsa primavera, credendo fermamente in un’immediata ripartenza. Oggi dobbiamo affrontare l’emorragia di tesserati e le difficoltà di migliaia di società, un lascito di questa pandemia, al pari delle devastanti conseguenze economiche. Lo sport deve fare squadra con le altre componenti, sociali e politiche”.
Nel corso del dibattito è emersa la proposta del prof. Tommaso Marchese, direttore del corso di Alta Formazione in management delle società calcistiche, relativamente ad una ipotesi di riforma dell’art 34 della Costituzione, in cui venga riconosciuto il diritto di tutti i cittadini di praticare l’attività sportiva. “In questo modo – ha dichiarato il Prof Marchese – la Repubblica italiana promuoverebbe costituzionalmente lo sport quale fattore di educazione, e benessere dell’individuo agevolando con misure economiche l’accesso alle attività sportive.
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