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Torna in presenza, dopo quasi due anni, l’appuntamento con la formazione degli internisti pugliesi di Fadoi, che si terrà nei giorni 3 e 4 dicembre nell’aula magna dell’Università LUM di Casamassima (BA). L’evento ha il patrocinio dell’Ospedale Miulli e vede come Presidente Regionale Fadoi il dott. Franco Mastroianni, direttore della U.O.C. di Medicina del nosocomio di Acquaviva.
Si tratta di un “ritorno al futuro”, in quanto ai temi di stretta attualità come il post/long Covid si aggiungono le tematiche care agli internisti come la BPCO, lo scompenso cardiaco, il diabete e le epatopatie che rappresentano le principali sindromi organo specifiche che vengono maggiormente gestite nei reparti di medicina interna. Circa 60 relatori provenienti da tutta la Puglia si alterneranno nella due giorni di aggiornamento presso l’aula magna dell’Università LUM di Casamassima. Quest’anno, inoltre, il Congresso è allargato a partecipanti delle regioni vicine, Calabria, Basilicata, Molise, Campania che con vari relatori arricchiscono il programma ed ampliano la platea degli specialisti coinvolti.
Durante la pandemia le medicine interne hanno gestito il 70% dei pazienti Covid e di queste esperienze si parlerà nella sessione giovani Fadoi del 3 dicembre che ha proprio come titolo “La complessità del paziente internistico in epoca Covid-19, cosa abbiamo perso, cosa abbiamo guadagnato?”. Questa specifica sessione, interamente gestita da giovani medici, intende tracciare un bilancio sulle patologie vecchie e nuove e su quelle “dimenticate” durante la pandemia. Il 4 dicembre è prevista una sessione “novità” nella quale si analizzeranno le principali innovazioni farmacologiche per la gestione delle dislipidemie, dell’obesità, del diabete ed i nuovi antibiotici per la gestione di infezioni difficili in ospedale. Non mancherà la parte gestionale con una sessione dedicata alle reti oncologiche ed alla gestione dello scompenso cardiaco, per concludere con l’area critica della medicina interna, tematica a cui Fadoi ha dedicato molto impegno riuscendo a tracciare i criteri gestionali ed organizzativi di un luogo di cura altamente specialistico, multidisciplinare e con elevate competenze.
È necessario recuperare il tempo perduto, ridare ai pazienti tempi certi per visite ed esami, ridurre le liste di attesa, promuovere modelli gestionali innovativi ed integrati per la gestione delle malattie croniche. Queste sono le direttive sulle quali Fadoi si muove al fine di garantire sempre ai pazienti assistenza appropriata e qualificata.
L’appuntamento di quest’anno segna un ritorno in presenza della formazione dei medici; recuperare i rapporti interpersonali, scambiarsi opinioni ed esperienze direttamente e senza interfacce multimediali, rappresenta un segno di ritorno alla piena normalità nella speranza che la ricerca scientifica e le pratiche virtuose di controllo della pandemia ci consentano un totale recupero delle nostre abitudini umane e professionali.