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Come studiare all’università: consigli e metodi di studio più efficaci

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L’importanza di un metodo di studio efficace per l’università

Studiare bene all’università può essere una sfida complessa per molti studenti, soprattutto se ci si è appena immatricolati a un Ateneo o se non si ha una strategia efficace, adatta per preparare un esame orale o scritto al meglio. La chiave del successo sta nell’adottare un metodo di studio universitario personalizzato e centrato sull’obiettivo, che permetta non solo di gestire al meglio il tempo a disposizione, ma anche di migliorare le proprie capacità di comprensione, apprendimento e memorizzazione.

L’Università LUM offre un servizio di orientamento interno e tutorato unico nel suo genere nel panorama accademico per qualità ed efficienza, fornendo assistenza nell’organizzazione dello studio. Abbiamo raccolto negli anni le principali esigenze e difficoltà incontrate dagli studenti: grazie alla nostra esperienza scoprirai in questo articolo consigli, tecniche mnemoniche e i metodi di studio più efficaci per affrontare al meglio il percorso universitario.

Come studiare all’università: 6 consigli utili

1. Frequenta le lezioni e prendi appunti consapevolmente

Frequentare le lezioni è il primo passo per studiare all’università con l’approccio giusto, poiché permette di accedere direttamente a informazioni chiave e approfondimenti, spesso assenti nei libri di testo. Questo processo prevede un coinvolgimento attivo, che facilita la comprensione e la memorizzazione attraverso la rielaborazione dei concetti spiegati in classe; aiuta, inoltre, a comprendere gli argomenti più rilevanti per il docente e le aspettative del corso.

Allo stesso modo, imparare a prendere appunti durante le lezioni, non limitandosi soltanto a trascrivere le spiegazioni in modo meccanico, ma a raccogliere le stesse in maniera organizzata e consapevole, permette di concentrare lo studio su ciò che è davvero importante. Partecipare regolarmente alle lezioni aiuta a organizzare lo studio all’università, perché potrai avere ben chiaro il materiale didattico da acquistare e potenziare abilità come la sintesi, l’ascolto e la gestione del tempo.

Infine, se saprai partecipare attivamente alle lezioni, con domande brillanti o dimostrando un interesse sincero nell’approfondire la materia, il docente potrebbe notarti, apprezzarti e ricordarsi di te in fase di esame.

2. Pianifica lo studio

Come organizzare lo studio universitario se non attraverso un’attenta pianificazione? Organizzarsi bene è, infatti, essenziale per imparare a studiare bene e velocemente all’università! Un piano di studio efficace consente di dedicare tempo sufficiente a ogni argomento, evitando il sovraccarico e garantendo una preparazione più approfondita. Allo stesso modo, scegliere i materiali di studio giusti, come i testi e le dispense selezionate dal docente, appunti accurati e risorse multimediali affidabili, è fondamentale per evitare di disperdere le energie su fonti non rilevanti.

Spesso, e per diversi motivi, ci si ritrova a dover preparare più esami contemporaneamente: molti studenti ne sono in grado, ma provare a concentrarsi su un esame alla volta, affrontandoli con decisione uno dopo l’altro, può essere d’aiuto per focalizzare l’attenzione su un argomento specifico. Questo migliorerà la qualità dell’apprendimento e ridurrà il rischio di confusione tra materie diverse. Infine, può essere una scelta intelligente anche quella di iniziare la giornata di studio con l’argomento più complesso: una scelta utile per sfruttare la freschezza mentale iniziale, così da avere più energie cognitive e una maggiore concentrazione.

3. Studia nel luogo giusto, senza distrazioni

Studiare in biblioteca, a casa o nel luogo che ritieni più propenso, purché privo di distrazioni, è una scelta alla base di qualsiasi metodo studio universitario, poiché un ambiente adatto aiuta a migliorare la concentrazione mentale e la qualità dell’apprendimento.

Un luogo tranquillo con una buona illuminazione e un’organizzazione degli spazi adeguata, aiuta a mantenere la mente focalizzata, riducendo le interruzioni e aumentando la produttività. Evitare le distrazioni, come le notifiche provenienti da uno smartphone, chiacchiericci o rumori di fondo permette di immergersi pienamente nello studio.

Anche studiare in gruppo può essere un’idea intelligente, ma accertati che le persone intorno a te siano allo stesso modo motivate e non tendano a distrarsi troppo. Creare un gruppo di studio universitario può facilitare l’apprendimento della materia, tramite l’acquisizione di nuove prospettive e discussioni costruttive, rivolte a chiarire eventuali dubbi sorti durante lo studio. Studiare da soli o in gruppo? La scelta sta a te e non esiste un metodo di studio per l’università perfetto, ma circondarsi di menti brillanti può essere parte di una buona strategia per avere successo nella tua carriera accademica.

4. Crea delle mappe mentali

Un buon metodo di studio per l’università non può prescindere dalla creazione di mappe mentali. Queste consentono, infatti, di organizzare e semplificare le informazioni in maniera visiva e sintetica, dando modo di collegare concetti complessi tra loro, rendendoli più facili da memorizzare. Allo stesso modo, evidenziare le parole chiave aiuta a concentrarsi sugli aspetti essenziali di un argomento, che possono essere richiamati alla mente più facilmente evitando di perdersi nei dettagli superflui.

Entrambe le tecniche stimolano un coinvolgimento attivo nello studio, poiché richiedono di rielaborare il materiale in modo personale; in più, le mappe mentali incoraggiano la creatività, permettendo di esplorare nuove connessioni tra i concetti e di trovare soluzioni innovative. Hai mai sentito parlare delle mappe mentali di Buzan? Continua la lettura e te ne parleremo meglio più avanti.

5. Usa i cicli di ripasso

I cicli di ripasso aiutano a consolidare le informazioni nella memoria a lungo termine. Quando si studia è normale dimenticare parte del materiale nel tempo, ma il ripasso regolare permette di contrastare questo fenomeno. Ripetendo le informazioni a intervalli programmati il cervello rafforza le connessioni neurali, rendendo più facile il richiamo dei concetti quando necessario, come durante un esame. I cicli di ripasso inoltre migliorano la comprensione, poiché ogni volta che si rivede un argomento si ha l’opportunità di approfondire, chiarire eventuali dubbi e rielaborare il materiale da diverse prospettive. Questa tecnica di studio universitario stimola anche l’autovalutazione, consentendo di identificare punti deboli e argomenti che richiedono ulteriore attenzione.

6. Cura il benessere fisico e mentale

Preservare il proprio benessere fisico e mentale è essenziale per studiare efficacemente all’università, poiché corpo e mente influenzano le capacità di apprendimento. Se bilanciare nel modo giusto le ore di studio con le ore di svago può essere utile all’umore, dormire a sufficienza e mantenere un’alimentazione equilibrata fornisce l’energia necessaria per mantenere la lucidità e favorire memoria e concentrazione. Allo stesso modo, l’attività fisica regolare durante lo studio riduce lo stress, aiutando a scaricare eventuali tensioni.

Anche le pause e le attività rilassanti sono importanti per evitare il blocco dello studente e mantenere la motivazione: hai mai provato a praticare tecniche come meditazione o yoga come supporto per affrontare le sfide accademiche mantenendo un atteggiamento positivo? Non trascurarti e ricordati di prenderti cura delle cose per te più importanti, anche se l’esame è dietro l’angolo! Stress, ansia e uno studio forsennato non sono buoni alleati dello studio.

I migliori metodi di studio per universitari

Il miglior metodo di studio universitario è quello che combina la memorizzazione attiva, l’organizzazione delle informazioni e una gestione del proprio tempo ottimale. Ecco alcune tecniche di studio universitario particolarmente efficaci, suggerite direttamente dalla scienza cognitiva:

  • Metodo Cornell: tecnica per prendere appunti che prevede la suddivisione di un foglio in tre sezioni: una colonna per le informazioni da annotare, una per le domande o i titoli, e una per il riassunto in fondo. Aiuta a organizzare e rivedere le nozioni da apprendere in modo efficace;
  • Tecnica di studio Feynman: consiste nel provare a spiegare un concetto complesso con parole semplici, come se lo si insegnasse a un bambino o a una persona poco esperta dell’argomento. Se si incontrano difficoltà, significa che si deve approfondire ulteriormente il tema;
  • Mappe mentali di Tony Buzan: strumenti grafici che organizzano le informazioni in modo radiale, partendo da un’idea centrale da cui si diramano rami con parole chiave. L’uso di colori, immagini e connessioni permette di rappresentare visivamente le relazioni tra i concetti, stimolando la memoria visiva e la creatività e facilitando l’apprendimento;
  • Tecnica dell’esposizione magnetica: anche conosciuta come rielaborazione verbale, consiste nel ripetere ad alta voce i concetti studiati, con l’obiettivo di catturare l’attenzione dell’interlocutore e di trasmettere le informazioni in un modo chiaro e coinvolgente;
  • Metodo SQ3R: un metodo di studio universitario che si articola in cinque fasi (Survey, Question, Read, Recite, Review) e che incoraggia un approccio attivo alla lettura e alla comprensione del testo, molto consigliato per imparare a leggere senza dimenticare.

Generalmente un metodo di studio universitario efficace è tale poiché aiuta a ricordare meglio le nozioni contenute nei libri. Sapevi che esistono delle tecniche mnemoniche per lo studio appositamente formulate per chi ha la necessità di allenare la propria memoria? Te le illustriamo di seguito.

Come ricordare tutto quello che si studia

I consigli e le tecniche di cui abbiamo parlato finora sono molto utili anche per migliorare le proprie capacità mnemoniche: ricordare quello che si studia è, infatti, fondamentale per non fare scena muta al momento di un esame e superare piccoli momenti di ansia. Per aiutarti maggiormente nello studio, prova a creare associazioni tra i concetti nuovi e quelli già noti e utilizza il metodo del ripasso distribuito nel tempo, entro 2-3  giorni dal primo ciclo, per fissare le informazioni nella memoria a lungo termine. È infatti noto, grazie ad alcuni studi, che con l’apprendimento per ripetizione le prestazioni della memoria possono essere migliorate e mantenute per lungo tempo.

Altre tecniche come il recupero attivo, ovvero il richiamo delle informazioni senza guardare il materiale, l’organizzazione visiva dei contenuti in mappe concettuali e la contestualizzazione delle informazioni stimolano la memoria e rafforzano i concetti. Un ultimo consiglio, spesso molto sottovalutato, è quello di dormire a sufficienza e fare pause regolari: il riposo è cruciale per consolidare quanto appreso, poiché il cervello elabora e archivia le informazioni durante il sonno e sarà molto più facile assimilare nuovi concetti a mente fresca.

Qualora volessi approfondire la tematica, esistono anche dei metodi scientifici utili a chi ha difficoltà a memorizzare nello studio. I più famosi sono:

  • Metodo P.A.V.: acronimo di Paradosso Azione Vivido, è una tecnica di memorizzazione che consiste nel creare mentalmente un’immagine insolita e dinamica, rendendola più vivida nella mente. Questa immagine viene poi associata a un concetto specifico, così da facilitare il richiamo delle informazioni;
  • Tecnica dei Loci ciceroniani: ancora oggi la più diffusa tra le più antiche tecniche mnemoniche per lo studio, che utilizza l’associazione di concetti da memorizzare a luoghi o percorsi familiari, utile soprattutto per le materie che richiedono il richiamo di sequenze precise;
  • Tecnica mnemonica del palazzo mentale: tecnica utile per chi vuole imparare a ricordare quello che si studia per più tempo. Prevede l’associazione delle informazioni da memorizzare a immagini vivide collocate in “stanze” di un palazzo mentale. Si ripercorrono poi queste stanze per recuperare i ricordi.

Allenare la propria memoria nello studio è cruciale per presentarsi preparati a un esame. Vediamo adesso qualche consiglio in base alla tipologia di prova da sostenere.

Come studiare per un esame universitario

Come studiare per un esame orale

La maggior parte dei consigli forniti fin qui è valida per studiare per un esame universitario orale, in quanto la comprensione a fondo degli argomenti e la capacità di ricordarli e di esporre in modo chiaro può fare la differenza agli occhi di un docente. Ripetere i concetti ad alta voce, individuando le possibili domande, aiuta a consolidare le informazioni e a migliorare l’esposizione, mentre collegare tra loro i vari argomenti favorisce un’esposizione più coerente e brillante.

Per preparare un esame universitario orale può risultare essenziale anche la cura del proprio aspetto fisico e mentale, cercando di mantenere un forte autocontrollo sulle proprie emozioni. Oltre al contenuto, un buon metodo d’esame prevede anche di lavorare sulla postura e sul tono di voce, in modo da trasmettere sicurezza. Vestiti in modo adeguato al contesto per fornire una buona impressione e cerca di gestire con calma eventuali momenti di ansia. Avere il mindset giusto è una strategia non scontata se si vuole superare un esame universitario e dimostrare a pieno il proprio valore!

Come studiare per un esame scritto

Per preparare un esame universitario scritto nel modo giusto, oltre a comprendere a fondo gli argomenti, è utile organizzare il tempo di studio in modo strutturato, dedicando sessioni regolari al ripasso e alla pratica scritta, con esercizi simili a quelli d’esame. Creare riassunti e mappe concettuali aiuta a fissare le idee principali, mentre effettuare esercitazioni con prove precedenti permette di familiarizzare con il formato delle domande.

Il giorno dell’esame è importante riposare adeguatamente e arrivare preparati, gestendo con attenzione il tempo a disposizione. Leggi attentamente la traccia e le domande prima di iniziare, pianifica le risposte dando priorità agli argomenti su cui ritieni di avere maggiori certezze e concediti più tempo per i quesiti che richiedono un ragionamento più approfondito. Inoltre, mantenere un atteggiamento calmo e positivo può ridurre l’ansia e consentire una performance migliore, aumentando le possibilità di superare un esame universitario scritto con successo. Non dimenticarti la rilettura finale, per individuare eventuali errori o refusi dovuti alla fretta che potrebbero indisporre i professori.

Come studiare per un esame a crocette

Studiare per un esame a crocette richiede una combinazione di strategia, concentrazione e gestione del tempo. La prima cosa da fare è familiarizzare con il formato del test e comprendere se le risposte sbagliate comportano penalità, un dettaglio che può influenzare il modo in cui affrontare le domande più difficili. Un buon metodo non può prescindere da una preparazione completa: concentrati sui concetti chiave e sui dettagli che potrebbero essere oggetto delle domande, anche di quelle a trabocchetto.

Durante la prova è essenziale leggere con grande attenzione ogni quesito, escludendo subito le risposte che si ritengono errate e focalizzandosi su quelle più plausibili. Un altro suggerimento per prepararsi a un esame a crocette è rispondere inizialmente alle domande di cui si è sicuri, per poi tornare su quelle più complesse con una mente più lucida.

Infine, la gestione del tempo è cruciale: tieni d’occhio l’orologio per dedicare una quantità di minuti adeguata a ogni domanda e, se possibile, riserva qualche minuto alla fine per rivedere le risposte.

In quanto tempo si prepara un esame universitario?

Ora che conosci le tecniche di studio universitario più utili e diffuse nel mondo accademico, è tempo di raggiungere i tuoi obiettivi. Le date degli appelli sono state rese note, ma quando iniziare a studiare per un esame universitario?

Per farti un’idea, dai un’occhiata al numero di CFU attribuito alla materia. Orientativamente, questi rappresentano il carico di studio autonomo e in aula (esercitazioni, attività pratiche, laboratori, ecc.) dei singoli insegnamenti:

  • 1 CFU: 25 ore di studio;
  • 3 CFU: 75 ore di studio;
  • 6 CFU: 150 ore di studio;
  • 12 CFU: 300 ore di studio.

In ogni caso, i tempi di preparazione di un esame universitario variano anche in base alla predisposizione allo studio, alla passione per la materia e alla quantità di materiale: in alcuni casi possono bastare anche poche settimane, mentre in altri potrebbero essere necessari diversi mesi, a seconda del livello di complessità e dell’impegno richiesto dall’esame. L’arco temporale può dilungarsi laddove a preparare un esame sia uno studente-lavoratore che ha meno tempo a disposizione per lo studio durante la giornata.

LUM Ascolta: servizio gratuito di Counseling universitario

LUM Ascolta è il servizio innovativo di counseling psicologico dell’Università LUM, pensato per offrire supporto in una gestione più serena del percorso di Laurea. Gli studenti possono richiedere gratuitamente un colloquio singolo o un ciclo di cinque incontri con psicologi psicoterapeuti, affrontando temi come ansia da esame, organizzazione dello studio e benessere psicologico. Il servizio propone anche eventi tematici in piccoli gruppi su argomenti utili alla vita universitaria, come gestione del tempo e public speaking.

Vuoi saperne di più su come possiamo promuovere il benessere psicologico e mentale degli studenti e supportarli per studiare efficacemente durante l’università?

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