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Ammissioni XL Ciclo

19.07.2024

Annuncio del ciclo XL. Il bando viene pubblicato anche sul sito della LUM, su Euroaxes e sui siti del Ministero dell’Università come previsto dalla normativa vigente.

Fac-simile della domanda

Scadenza per la presentazione della domanda di ammissione:  26 agosto 2024

La data della prova scritta è sin da ora fissata al 6 settembre 2024 presso il Rettorato di questa Università – Ufficio dottorati – S.S. 100 Km. 18 70010 Casamassima – Bari (Italia).

04.09.2024

Decreto nomina Commissione e orario della prova scritta (clicca qui)

Come previsto dall’art. 5 del bando, la prova scritta dell’esame di ammissione si terrà il 6 Settembre 2024 – presso il Rettorato dell’ateneo – S.S. 100 Km. 18 70010 Casamassima – Bari (Italy) con inizio alle ore 9,45.

La data della prova orale sarà comunicata dalla Commissione giudicatrice ai candidati il giorno dello svolgimento della prova scritta. Non sono previsti termini di preavviso tra la prova scritta e il colloquio.

Le prove dovranno terminare entro il 13 settembre 2024 al fine di adempiere alle scadenze previste dai DD.MM. 629 e 630 del 2024.

06.09.2024

Come già comunicato ai partecipanti al momento della prova scritta la prova orale si terrà il giorno 10 settembre 2024 alle ore 11,30 presso presso la Palazzina Rettorato dell’Università LUM GIUSEPPE DEGENNARO a Casamassima Bari (Aula 5).

12.09.2024

17.10.2024

Decreto scorrimento della Graduatoria (clicca qui)

Descrizione del Progetto

Il progetto formativo del Dottorato si caratterizza per il suo carattere interdisciplinare, fondato sull’idea di indagare – in un contesto unitario e diversificato al tempo stesso – gli istituti processuali nella loro multiforme disciplina nei diversi settori dell’ordinamento italiano.
A fondare e giustificare tale nuova impostazione degli studi processuali è la matrice comune rappresentata, per i tutti processi regolati dal nostro ordinamento, dai principi costituzionali sulla giurisdizione, sulla magistratura e sui giudici speciali. D’altra parte, principi in parte corrispondenti sono contenuti nelle principali fonti internazionali e sovranazionali, in particolare nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea (art. 47) e nella Convenzione europea dei diritti dell’uomo (art. 6), il che consente di ampliare l’orizzonte oltre i confini nazionali, sia verso l’ordinamento dell’Unione europea che verso i singoli ordinamenti degli Stati europei.
Da qui la necessità di indagare e far emergere, nella pienezza del suo significato, quella concezione unitaria della “giurisdizione-giustizia” che rappresenta uno dei portati di maggior rilievo della nostra Carta costituzionale, e che si riflette necessariamente sulla concreta disciplina dei singoli processi giurisdizionali del nostro ordinamento (amministrativo, civile, penale, tributario e contabile).
Allo scopo, una parte delle attività didattiche è strutturata su cicli di seminari interdisciplinari. Ai seminari, organizzati almeno una volta al mese, partecipano tutti i dottorandi. Essi hanno ad oggetto temi interdisciplinari, scelti a rotazione dai docenti delle varie aree, che vengono previamente comunicati ai dottorandi che li approfondiscono e poi li espongono nel corso del seminario, offrendo in tal modo la peculiare prospettiva della propria area di interesse ed aprendosi al confronto con quelle delle altre aree. I seminari rappresentano elemento di valutazione dei dottorandi in sede di ammissione all’anno successivo e alla prova finale.
Il dottorato si caratterizza, altresì, per una impostazione multi-curriculare, finalizzata a consentire anche una formazione analitica in relazione alle singole discipline ricomprese nel progetto. Da un lato, si fa riferimento alla normativa processuale nei diversi settori di interesse, ma anche ai profili di diritto sostanziale sui quali incide il fenomeno processuale (ad esempio, la gestione della crisi di impresa, l’arbitrato in materia civile e commerciale). Dall’altro, si fa riferimento alla prospettiva della comparazione storica, che non può non rappresentare il fondamento dell’attività di ricerca in tutti i settori disciplinari riguardati dal Dottorato.
A tal fine, altra parte delle attività didattiche è strutturata su cicli di lezioni relative agli insegnamenti nei settori scientifico-disciplinari che compongono il dottorato e che sono coerenti con gli obiettivi formativi del corso (in ordine progressivo per numero di SSD anteriormente alla riforma dei settori): IUS/01 – Diritto privato; IUS/04 Diritto commerciale; IUS/08 – Diritto costituzionale; IUS/10 – Diritto amministrativo; IUS/11 – Diritto Canonico ed Ecclesiastico (Diritto e religione); IUS/12 – Diritto tributario; IUS/15 – Diritto processuale civile; IUS/16 – Diritto processuale penale; IUS/18 – Diritto romano; IUS/19 Storia del diritto medioevale e moderno; IUS/21 – Diritto pubblico comparato.
Sono previste, inoltre, attività di perfezionamento linguistico e di perfezionamento informatico. Attraverso una rete di collaborazione con altre università italiane, il dottorato offre agli studenti la possibilità di effettuare soggiorni di ricerca in Italia, per un periodo medio previsto di mesi due. Inoltre, in una imprescindibile prospettiva comparatistica, il Dottorato offre la possibilità di effettuare soggiorni di ricerca all’estero, presso le Università con le quali la LUM ha stipulato accordi di collaborazione ad ampio spettro, inclusa la mobilità Erasmus di studenti e docenti.
Al termine di ciascun anno accademico è previsto un esame di ammissione dei dottorandi all’anno successivo (nel 1° e 2° anno del ciclo) e alla prova finale (nel 3° anno del ciclo), che, sulla base di apposita relazione dei dottorandi e dei loro tutors, consiste in una prova orale nella quale i dottorandi discutono degli argomenti trattati nei diversi insegnamenti e nei seminari interdisciplinari, al fine di dimostrare non soltanto le conoscenze acquisite, ma anche la capacità di analizzare criticamente gli istituti di riferimento.
Infine, Il dottorato intende incentivare i dottorandi a intrattenere collaborazioni con istituzioni (accademiche e non) pubbliche e private (italiane e straniere) e a rendere pubblici i risultati conseguiti durante il percorso di ricerca, sottoponendo l’opera propria alla costante valutazione della comunità scientifica internazionale.
Obiettivi del corso:
Gli obiettivi formativi del dottorato si pongono in piena corrispondenza con le idee-guida del progetto. Pertanto, in una prospettiva interdisciplinare, la formazione dei dottorandi verterà, in parte, su tematiche di base, come, ad esempio, i principi costituzionali del processo, il riparto della giurisdizione, l’istruzione probatoria e i poteri decisori del giudice, le impugnazioni. Ciò allo scopo di far emergere quella concezione unitaria della “giurisdizione-giustizia” che rappresenta uno dei portati di maggior rilievo della nostra Carta costituzionale.
Per altra parte, in linea con l’impostazione multi-disciplinare, rientra tra gli obiettivi del dottorato una formazione analitica dei dottorandi in relazione alle singole discipline ricomprese nel progetto. Il dottorato mira, pertanto, a fornire una conoscenza specialistica della normativa processuale nei diversi settori di interesse; dei profili di diritto sostanziale sui quali incide il fenomeno processuale (ad esempio, la gestione della crisi di impresa, l’arbitrato in materia civile e commerciale); della storia, nelle diverse epoche, degli istituti processuali e degli istituti di diritto sostanziale ad essi correlati.
Passando in rassegna le principali aree di insegnamento (non potendo riportarle tutte per il limite dei caratteri imposto per la compilazione di questo quadro), ad esempio, il modulo di Diritto processuale civile si pone l’obiettivo di fornire le necessarie basi teorico-dottrinali e pratico-giurisprudenziali per poter affrontare le questioni processuali che, nell’attuale panorama, suscitano maggiore attenzione tra gli studiosi e gli operatori giudiziari, con l’obiettivo di comprendere e recepire a pieno il fenomeno processuale, soprattutto nella sua dimensione evolutiva. Il modulo di Diritto processuale penale privilegia le tematiche oggetto di recenti interventi legislativi, in parallelo con l’evoluzione degli orientamenti giurisprudenziali, ed approfondisce, in una logica di sistema, i principi che regolano le forme e il rito processuale penale, con riferimento anche alle interferenze con gli altri processi, nonché ai principi sovranazionali ed alle elaborazioni di
matrice europea. Il modulo di Diritto processuale amministrativo si pone l’obiettivo di favorire la piena comprensione delle peculiarità del processo amministrativo, pur nella maturata consapevolezza della unicità della “giurisdizione-giustizia”, attraverso un approccio critico alle problematiche, fondato sull’analisi dell’evoluzione normativa, sullo studio del determinante apporto dottrinario e giurisprudenziale, sulla comparazione con gli altri modelli (principalmente) europei. Il modulo di Diritto privato ha come obiettivo lo studio approfondito del diritto privato tra legge e giudizio. Il modulo di Diritto romano ha ad oggetto il processo privato romano, dalle origini all’età post-classica e
giustinianea. A sua volta, il modulo di Storia del diritto medievale e moderno ha come obiettivo l’approfondimento dei caratteri della storia della giustizia e del processo tra il XVIII e il XX secolo.
In relazione a tutte le aree disciplinari l’obiettivo formativo è quello di potenziare le conoscenze di base, far acquisire conoscenze di tipo specialistico, far acquisire la capacità di analizzare criticamente gli istituti di riferimento, sia attraverso diverse tecniche di problem solving, sia attraverso una metodologia di ricerca adeguata ai settori di diritto processuale e sostanziale oggetto del dottorato, favorendo così l’acquisizione di competenze spendibili, al termine del dottorato, nei diversi sbocchi occupazionali e professionali.
Il dottorato mira a far acquisire adeguate conoscenze nell’ambito del linguaggio giuridico con particolare riferimento alle
tecniche processuali, in una prospettiva di studio comprendente anche gli ordinamenti stranieri e gli ordinamenti sovrastatali. Allo scopo vengono organizzati sia corsi di potenziamento dell’inglese di base, sia corsi avanzati con specifico riferimento al linguaggio giuridico relativo alle aree processuali ed aree a queste correlate.
I dottorandi potranno usufruire dell’aula informatica per imparare ad utilizzare (con adeguato supporto tecnico da parte di personale specializzato) e gestire al meglio le banche dati messe a disposizione delle risorse elettroniche della biblioteca relativamente alla giurisprudenza e alla dottrina italiana e straniera.
Infine, Il dottorato intende incentivare i dottorandi a intrattenere collaborazioni con istituzioni (accademiche e non) pubbliche e private (italiane e straniere) e a rendere pubblici i risultati conseguiti durante il percorso di ricerca, sottoponendo l’opera propria alla costante valutazione della comunità scientifica internazionale.

Attività didattica disciplinare e interdisciplinare

A) Cicli di lezioni negli insegnamenti ad hoc previsti nell’iter formativo.

L’attività didattica è strutturata, da un lato, su cicli di lezioni relative agli insegnamenti nei dieci settori scientifico-disciplinari che compongono il dottorato e che sono coerenti con gli obiettivi formativi del corso (in ordine progressivo per numero di SSD): IUS/01 – Diritto privato; IUS/04 Diritto commerciale;  IUS/08 – Diritto costituzionale; IUS/10 – Diritto amministrativo; IUS/12 – Diritto Tributario; IUS/14 – Diritto dell’Unione europea; IUS/15 – Diritto processuale civile; IUS/16 – Diritto processuale penale; IUS/18 – Diritto romano; IUS/21 – Diritto pubblico comparato.

La verifica finale  dell’apprendimento per ciascun insegnamento e per ciascun anno viene fatta nel corso dell’esame di ammissione dei dottorandi all’anno successivo (nel 1° e 2° anno del ciclo) e alla prova finale (nel 3° anno del ciclo), che consiste in una prova orale nella quale i dottorandi discutono degli argomenti trattati nei diversi insegnamenti, al fine di dimostrare non soltanto le conoscenze acquisite, ma anche la capacità di analizzare criticamente gli istituti di riferimento.

 

B) Cicli di seminari interdisciplinari.

B.1) Almeno una volta al mese vengono organizzati seminari interni al dottorato, ai quali partecipano tutti i docenti del collegio rappresentativi delle diverse aree disciplinari ed i dottorandi. I seminari hanno ad oggetto temi interdisciplinari, scelti a rotazione dai docenti delle varie aree, che vengono previamente comunicati ai dottorandi che li approfondiscono e poi li espongono nel corso del seminario, offrendo in tal modo la peculiare prospettiva della propria area di interesse ed aprendosi al confronto con quelle delle altre aree.

I seminari rappresentano anch’essi elemento di valutazione dei dottorandi in sede di ammissione all’anno successivo e alla prova finale.

 

C) Convengi, seminari, incontri di studio.

Nel corso di ciascun anno vengono poi organizzati, convegni, incontri di studio e seminari su temi di rilevante interesse,sia attinenti a singole aree sia temi comuni a più aree del dottorato, con la partecipazione di docenti di altre università italiane e straniere, e di esperti e/o professionisti di elevato livello scientifico.

 

D) Soggiorni di ricerca.

Attraverso una rete di collaborazione con altre università italiane, il dottorato offre agli studenti la possibilità di effettuare soggiorni di ricerca in Italia, presso tali università, per un periodo medio previsto di mesi due.

Il dottorato offre altresì la possibilità di effettuare soggiorni di ricerca all’estero, sia presso le Università straniere coinvolte nel progetto in convenzione (Megatrend University, Serbia; South East European University, Macedonia), sia presso altre università con le quali la LUM ha stipulato accordi di collaborazione  per la mobilità Erasmus di studenti e docenti.

 

Programma delle attività didattiche e dei seminari interdisciplinari interni al dottorato

In linea con gli obiettivi formativi del corso di dottorato, le attività didattiche ed i seminari interdisciplinari hanno ad oggetto un programma, articolato con riferimento alle diverse aree disciplinari del dottorato e declinato iniziando dalle aree tipicamente processuali.

 

- Diritto Processuale Civile

Il programma di Diritto processuale civile ha ad oggetto lo studio delle diverse forme attraverso cui viene impartita la tutela giurisdizionale in ambito civile attraverso un approccio che favorisce, ove possibile, l’interdisciplinarietà, la comparazione giuridica e l’internazionalizzazione. Più nel dettaglio, il modulo si pone l’obiettivo di fornire le necessarie basi teorico-dottrinali e pratico-giurisprudenziali per poter affrontare le questioni processuali che, nell’attuale panorama, suscitano maggiore attenzione tra gli studiosi e gli operatori giudiziari, con l’obiettivo di comprendere e recepire a pieno il fenomeno processuale, soprattutto nella sua dimensione evolutiva.

Gli approfondimenti verteranno principalmente sulle seguenti aree tematiche:

  • la giurisdizione e gli altri presupposti processuali;
  • i poteri, i doveri e la responsabilità del giudice;
  • i principi e le garanzie processuali delle parti nella prospettiva costituzionale e internazionale;
  • lo svolgimento del giudizio ordinario di cognizione;
  • le impugnazioni;
  • la tutela giurisdizionale differenziata;
  • le tutele esecutive e cautelari;
  • la normativa europea sul processo civile;
  • l’arbitrato e le Alternative Dispute Resolution;
  • la comparazione dei principali modelli processuali in Europa e nel mondo;
  • l’applicazione e l’interpretazione delle norme processuali alla luce del c.d. “diritto vivente”.

 

 

- Diritto Processuale Penale

Esaminerà in chiave critica la novella, analizzando la valorizzazione della digitalizzazione del processo e gli istituti volti a ridurre la domanda di
giustizia penale. Occorrerà verificare da un lato l’incidenza degli interventi diretti al ripensamento del sistema sanzionatorio penale con particolare riferimento al tema della giustizia riparativa, dall’altro il mantenimento delle garanzie del “giusto processo” in tutte le fasi del procedimento. Si privilegiano tematiche oggetto di recenti modifiche, in parallelo con l’evoluzione degli orientamenti giurisprudenziali anche in tema di misure di prevenzione, approfondendo in una logica di sistema i principi che le regolano le forme e il rito penale, con riferimento alle interferenze con gli altri processi.
Si analizza:
– La disciplina delle indagini dopo la Riforma Cartabia, con speciale riferimento a tutte le vicende relative alla notizia di reato;
– Udienza predibattimentale nel rito monocratico;
– Giustizia riparativa e pene sostitutive;
– Ragionevole durata del giudizio tra l’abuso del processo e i diritti difensivi;
– Intercettazioni e captatore informatico;
– Natura ed epiloghi della nuova” udienza preliminare;
– Giudice penale e diritti fondamentali: principio di legalità probatoria;
– Formazione della prova, regole di accertamento e canoni del contraddittorio;
– Atti irripetibili: la circolazione probatoria, gli accertamenti tecnici irripetibili e la irripetibilità sopravvenuta;
– Particolare tenuità del fatto, messa alla prova e condotte riparatorie;
– Dal concordato in appello al meccanismo di rinnovazione dell’istruzione dibattimentale in appello;
– Il giudicato ed i suoi effetti:efficacia extrapenale del giudicato e ne bis in idem;
– Revisione del giudicato penale e il rapporto con i principi Corte EDU;
– Mandato di arresto europeo e ordine europeo di indagine;
– Misure di prevenzione e provvedimenti patrimoniali.

- Diritto Amministrativo

Il programma di Diritto amministrativo ha ad oggetto lo studio delle diverse forme attraverso cui viene garantita la tutela del cittadino contro gli atti ed i comportamenti della pubblica amministrazione. La metodologia di insegnamento è basata su un approccio critico alle problematiche, fondato sull’analisi dell’evoluzione normativa, sullo studio del determinante apporto dottrinario e giurisprudenziale, sulla comparazione con gli altri modelli (principalmente) europei. Tutto ciò con l’obiettivo finale di favorire la piena comprensione delle peculiarità del processo amministrativo pur nella maturata consapevolezza della unicità della “giurisdizione-giustizia”.

Gli approfondimenti verteranno principalmente sulle seguenti aree tematiche:

Gli approfondimenti verteranno principalmente sulle seguenti aree tematiche:
° La giustizia amministrativa in Italia
° Giusto processo e diritto amministrativo
° L’effettività processuale
° Il sistema delle azioni nel processo amministrativo
° Le forme della tutela
° L’istruttoria nel processo amministrativo
° L’appello ed i mezzi di impugnazione straordinaria
° Il giudicato amministrativo “a formazione progressiva”
° I riti speciali
° L’ejustice
° L’influenza del diritto europeo sul processo amministrativo italiano
° La patologia dell’atto
° I silenzi della pubblica amministrazione
° La motivazione dei provvedimenti

- Diritto Costituzionale

Il programma di Diritto costituzionale si articola in due principali filoni: i fondamenti costituzionali delle garanzie processuali; l’analisi dei principi e delle regole che disciplinano il funzionamento della giustizia costituzionale.

In entrambi i casi si terrà conto della prospettiva delle relazioni interordinamentali che, come tali, si congiungono con la valenza dello studio della Costituzione, oggi più che mai assunta al più giuridico dei documenti politici e al più politico dei documenti giuridici. Ciò porta a focalizzare l’attenzione sulle funzioni soggettive e oggettive della giustizia e delle prassi processuali che, in diversa misura, si riflettono nei “tipi” di giudizio, in una continua oscillazione che vede in alcuni casi prevalere l’aspetto della protezione del singolo e in altri questioni di carattere, portata e interesse generale. Si avrà così modo di osservare l’impatto sull’evoluzione della disciplina processuale in generale e sul processo costituzionale in particolare della circolazione dei modelli, cui peraltro la Corte costituzionale italiana ha di recete evidenziato una maggiore apertura (v. il caso Cappato). Sotto questo aspetto, gli ultimi approdi interpretativi sembrano infatti orientarsi verso un generale ripensamento di alcune delle categorie del giudizio di legittimità costituzionale, attesa la loro riconduzione con i profili sostanziali del diritto.

Il programma si sviluppa principalmente sulle seguenti tematiche:

  • i fondamenti costituzionali delle garanzie processuali.
  • i fondamenti costituzionali dell’ordinamento giudiziario
  • l’autonomia e l’indipendenza della magistratura e degli organi giurisdizionali
  • il gioco delle “tre Corti” (ordinarie, costituzionale e sovrastali)
  • origini, definizione e modelli della giustizia costituzionale
  • garanzie d’indipendenza della Corte costituzionale
  • regole di organizzazione e di funzionamento
  • i giudizi di legittimità costituzionale delle leggi
  • i conflitti di attribuzione
  • il giudizio sull’ammissibilità del referendum
  • il giudizio penale costituzionale

 

- Diritto Tributario

Il modulo persegue, attraverso accurata opera di ricerca, l’obiettivo di delineare, in chiave storico-evolutiva e prospettica, il peculiare atteggiarsi dei rapporti tra processi civile, penale, amministrativo e procedimento e processo tributario. Ciò soprattutto alla luce di significative criticità enucleate, dapprima dalle non univoche impostazioni ermeneutiche recepite nella prassi applicativa, che hanno costituito oggetto di aspro confronto nella dottrina degli Autori e di distoniche pronunzie giurisprudenziali e che, solo successivamente, sono state trasfuse in reiterate remissioni degli aspetti maggiormente controversi alla Corte Costituzionale. Il fine è quello di tentare l’individuazione di meccanismi e sistemi di raccordo procedimentale propri e meno suscettibili di confliggenza, approfondendo, ad esempio, quello della c.d. “pregiudiziale invertita”, unitamente ad altri.

Gli approfondimenti verteranno principalmente sulle seguenti aree:

° La giurisdizione tributaria
° La c.d. “quinta magistratura tributaria”
° Il ricorso in materia tributaria
° Il reclamo, la mediazione e la conciliazione: effetti e conseguenze
° Le impugnazioni nel processo tributario
° La sospensione dell’atto impugnato e la conciliazione giudiziale
° L’onere della prova, il regime delle prove e id poteri istruttori del giudice tributario
° L’esecuzione delle sentenze, il giudicato ed i provvedimenti cautelari
° Il processo telematico
° La sezione civile tributaria della Corte di Cassazione
° L’applicabilità degli istituti predittivi a seguito della riforma del processo civile.

- Diritto Commerciale

La recente entrata in vigore del Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza pone lo studioso di fronte alla necessità di destreggiarsi in un contesto normativo che, accanto alla trasposizione, per alcuni istituti, fedele della “vecchia” disciplina contenuta nella legge fallimentare, si
confronta con strumenti di regolazione della crisi d’impresa innovativi. La pletora degli strumenti a disposizione dell’imprenditore si è difatti
allargata, con l’aggiunta di meccanismi di regolazione che dovrebbero spingere l’imprenditore medesimo, anche minore, a intervenire molto
prima che la crisi o l’insolvenza si manifestino. In questa prospettiva, emerge altresì l’importanza dello studio di quella parte della (nuova)
disciplina che impone l’allestimento di assetti organizzativi nella prospettiva di prevenire proprio il rischio di crisi o d’insolvenza.

Gli approfondimenti verteranno principalmente sulle seguenti aree tematiche:

– Assetti organizzativi, amministrativi e contabili in funzione della prevenzione della crisi;
– Fattori ESG nella (prevenzione della) crisi d’impresa;
– Composizione negoziata della crisi d’impresa, concordato semplificato e segnalazioni per la anticipata emersione della crisi;
– Procedimento unitario per l’accesso agli strumenti di regolazione della crisi e dell’insolvenza e alla liquidazione giudiziale;
– Strumenti di regolazione della crisi;
– Concordato preventivo con continuità aziendale;
– La finanza “nuova” erogata nella crisi d’impresa;
– Il curatore come gestore dell’impresa in liquidazione giudiziale;
– Le disposizioni penali del Codice della crisi d’impresa;
– Le procedure di composizione della crisi da sovraindebitamento.

- Storia del diritto medievale e moderno

Il programma di Storia del diritto medievale e moderno ha come obiettivo l’approfondimento dei caratteri della storia della giustizia e del processo tra ascendenze medievali, proiezioni moderne e orizzonti contemporanei.
L’utilizzo della prospettiva diacronica permetterà di cogliere, in particolare, gli itinerari della giustizia dallo Stato giurisdizionale di Antico Regime allo Stato di diritto, e dallo Stato costituzionale di diritto alle forme contemporanee di Stato giurisdizionale, tra crisi della legalità, armonizzazione degli ordinamenti giuridici, tutela giurisdizionale dei diritti, metodi alternativi di prevenzione e gestione dei conflitti.

Saranno esaminate, principalmente, le seguenti aree tematiche:
° giurisdizione e sovranità;
° il monopolio statuale della giurisdizione;
° l’emergenza tra legislazione, magistratura e avvocatura;
° giustizia e repressione nelle esperienze totalitarie;
° teoria giuridica e giustizia costituzionale;
° il carattere transnazionale della giurisdizione;
° certezza del diritto e giustizia predittiva.

- Diritto Privato

Il modulo ha come obiettivo lo studio approfondito degli aspetti privatistici di temi classici (quali il rapporto tra interessi e procedimento, processo, fattispecie, precedenti giudiziali, giustizia), rivisitati anche alla luce della loro interazione con nuove disposizioni adottate o adottande nell’ordinamento interno o in area UE, dei più recenti contrasti giurisprudenziali e dottrinari e delle nuove tendenze e tematiche, quali il profilo del rapporto tra regole formali e giustizia sostanziale, della calcolabilità del diritto, dell’automazione delle attività giuridiche, nonché il rapporto tra giustizia e nuove tecnologie.
Avrà quindi per oggetto gli aspetti processuali e sostanziali dei rapporti tra normativa, procedimento, processo e tutele, anche al fine dell’indagine sui rapporti tra processo e giustizia e tra giustizia e diritto calcolabile; con approfondimenti sui rapporti tra procedimenti e automazione; sui nessi tra fattispecie, precedenti e machine learning; sulla decisione robotica e sulle relazioni tra giustizia e intelligenza artificiale; sulle consulenze robotiche: contratti, pareri, atti giudiziali e intelligenza artificiale.

- Diritto Romano

Il programma di Diritto romano riguarderà il processo privato romano, dalle origini all’età post-classica e giustinianea, in stretta correlazione con lo sviluppo del diritto sostanziale romano, prevalentemente formatosi attraverso la prassi giudiziaria e l’opera creatrice del pretore romano. L’analisi, pur nella sua caratterizzazione storico-giuridica, verrà svolta in termini utili alla formazione dei dottorandi di tutte le aree, in una prospettiva di comparazione diacronica e teorico-generale.
Speciale risalto sarà dato al problema dell’incidenza della tradizione processualistica romana sulla formazione del diritto processuale medievale e moderno, attraverso l’analisi delle divergenti evoluzione processualistica nei sistemi di Common Law e di Civil Law, entrambi fortemente influenzati dall’esperienza giuridica romana.

Il programma si sviluppa principalmente sulle seguenti aree tematiche:
° dal fatto alla norma attraverso il processo;
° il processo di cognizione;
° il processo di esecuzione;
° l’evoluzione delle forme processuali: dai sistemi arcaici a struttura arbitrale privata a sistemi statuali;
° l’evoluzione del processo privato romano in età imperiale, specificità strutturali, appello;
° i poteri del giudice nell’incerto assetto costituzionale del principato e del dominato; i poteri del giudice-funzionario e il controllo politico del suo operato;
° il processo penale e le sue specificità;
° la concezione medievale della giustizia e il ruolo del diritto romano;
° l’evoluzione della Giustizia e del processo nell’Europa moderna;
° il passaggio dal diritto codificato al “diritto giurisprudenziale”.

- Diritto Pubblico Comparato

Il programma di Diritto comparato si prefigge l’obiettivo di approfondire i temi relativi all’accesso, allo svolgimento del giudizio e alle tecniche di decisione delle Corti costituzionali o Corti supreme.

I temi di taglio generale verteranno sulla configurazione del giusto processo, sul dialogo tra le Corti, sui filtri all’accesso alle Corti costituzionali/Supreme, sulla capacità delle Corti di stabilire il proprio docket, sulle tecniche di garanzia dei diritti fondamentali, nonché sull’analisi del ruolo del precedente nei sistemi di Commone Civil Law.

Più nel dettaglio, i temi di maggiore interesse riguarderanno (a titolo indicativo e non esaustivo):

  1. nei sistemi con Corti costituzionali: le vie di accesso alla Corte; la tendenza alla dilatazione dell’oggetto e dei parametri di controllo, l’apertura all’incorporazione delle fonti di diritto internazionale nel blocco di costituzionalità; l’inquadramento delle decisioni delle Corti quanto a tipologia, effetti, vincolatività e collocazione nel sistema delle fonti; i rapporti con gli altri poteri, in particolare con il Parlamento; il ruolo nella risoluzione dei conflitti costituzionali.
  2. nei sistemi con Corti Supreme, oltre ai temi precedentemente indicati: l’inquadramento della struttura e l’analisi del coordinamento delle attività giurisdizionali di vertice con quelle di giurisdizione costituzionale delle libertà.
  3. nei sistemi con Corte di cassazione: le prospettive sul ruolo in trasformazione degli organi di legittimità.

 

Attività di perfezionamento linguistico e informatico

A) Perfezionamento linguistico.

Il dottorato mira a far acquisire adeguate conoscenze nell’ambito del linguaggio giuridico con particolare riferimento alle tecniche processuali, ivi comprese quelle delle giurisdizioni apicali (ad esempio Corti Costituzionali, Supreme Corti e Sezione unite della Cassazione, etc.), in una prospettiva di studio comprendente anche gli ordinamenti stranieri e gli ordinamenti sovrastatali (in primis, la Corte europea dei diritti dell’Uomo e la Corte di giustizia dell’UE).

Allo scopo possono essere organizzati sia corsi di potenziamento dell’inglese di base, sia corsi avanzati con specifico riferimento al linguaggio giuridico relativo alle aree processuali ed aree a queste correlate.

 

B) Perfezionamento informatico.

I dottorandi potranno usufruire dell’aula informatica per imparare ad utilizzare (con adeguato supporto tecnico da parte di personale specializzato) e gestire al meglio le banche dati messe a disposizione delle risorse elettroniche della biblioteca relativamente alla giurisprudenza e alla dottrina italiana e straniera.

 

Attività di valorizzazione della ricerca e della proprietà intellettuale

Il dottorato mira a far acquisire adeguate conoscenze in relazione al reperimento dei fondi messi a disposizioni dalle istituzioni pubbliche e private italiane ed estere (accademiche e non) comprese quelle dell’Unione europea.

Il dottorato, avvalendosi anche della collaborazione e del finanziamento dell’Università partner straniera intende incentivare i dottorandi a intrattenere collaborazioni con istituzioni (accademiche e non) pubbliche e private (italiane e straniere) e a rendere pubblici i risultati conseguiti durante il percorso di ricerca, sottoponendo l’opera propria alla costante valutazione della comunità scientifica internazionale.

Sbocchi occupazionali e professionali previsti

Il dottorato apre alla possibilità di accedere ai concorsi nei ruoli delle università.
Il dottorato in questione dà una formazione tale da agevolare l’accesso nei ruoli dirigenziali della Pubblica amministrazione.
Inoltre, consente di acquisire conoscenze specifiche in materia processuale sia per la preparazione al concorso di accesso alla magistratura, sia nella libera professione di avvocato, sia ad altre eventuali professioni presso istituzioni o organismi ministeriali. Saranno, all’uopo, previsti periodi di stage per i dottorandi presso le Corti Nazionali ed Internazionali.
Obiettivi del corso sono quelli di formare, altresì, ricercatori molto qualificati e professionisti in grado di svolgere mansioni sia nel nostro paese sia a livello internazionale, e capaci di utilizzare le competenze acquisite in maniera flessibile e critica

Docenti - Faculty

Roberto MARTINOUniversità LUM “Giuseppe Degennaro”Coordinatore

Mirko ABBAMONTEUniversità LUM “Giuseppe Degennaro”
Francesco ALICINO –  Università LUM “Giuseppe Degennaro”
Caterina Luisa APPIO – Università LUM “Giuseppe Degennaro”
Antonio BARONEUniversità di Catania
Alessio BONAFINEUniversità LUM “Giuseppe Degennaro”
Fabiola CIMBALI – Università di Catania
Nicola CIPRIANI – Università LUM “Giuseppe Degennaro”
Annalisa DI GIOVANNIUniversità di Salerno
Vincenzo DONATIVI – Università LUM “Giuseppe Degennaro”
Francesco FOLLIERI Università LUM “Giuseppe Degennaro”
Aniello MERONE – Università Europea – Roma
Angelo Giuseppe OROFINO – Università LUM “Giuseppe Degennaro”
Salvatore RANDAZZO – Università LUM “Giuseppe Degennaro”
Francesco RICCI – Università LUM “Giuseppe Degennaro”
Natalia ROMBI – Università di Udine
Gianfranco STANCO – Università LUM “Giuseppe Degennaro”
Antonello TARZIA – Università LUM “Giuseppe Degennaro”
Gianluca TRACUZZIUniversità LUM “Giuseppe Degennaro”
Francesco VERGINEUniversità LUM “Giuseppe Degennaro”

Altri componenti:

Marcos ALMEIDA CERREDAUniversità di Santiago de Compostela
Nicolò POLLARI – già Professore Straordinario, Università LUM “Giuseppe Degennaro”