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Struttura formativa del ciclo

Dottorato di ricerca in Teoria Generale del Processo 36° CICLO

Breve descrizione del corso e obiettivi formativi

 

Il dottorato propone un percorso formativo che si caratterizza, innanzitutto, per il suo carattere interdisciplinare, volto ad indagare e studiare l’istituto processuale nella sua multiforme disciplina nei diversi settori dell’ordinamento italiano, che tuttavia muove dalla matrice comune rappresentata, per i tutti processi regolati dal nostro ordinamento, dai principi costituzionali sulla giurisdizione, sulla magistratura e sui giudici speciali. D’altra parte, principi in parte corrispondenti sono contenuti nelle principali fonti internazionali e sovranazionali, in particolare nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea (art. 47) e nella Convenzione europea dei diritti dell’uomo (art. 6), il che consente di ampliare l’orizzonte oltre i confini nazionali, sia verso l’ordinamento dell’Unione europea che verso i singoli ordinamenti degli Stati europei.

La formazione dei dottorandi verterà, in una prima fase, su tematiche di base come, ad esempio, i principi costituzionali del processo, il riparto della giurisdizione, l’istruzione probatoria e i poteri decisori del giudice, le impugnazioni. Ciò allo scopo di far emergere quella concezione unitaria della “giurisdizione-giustizia” che rappresenta uno dei portati di maggior rilievo della nostra Carta costituzionale, e che si riflette necessariamente sulla concreta disciplina dei singoli processi giurisdizionali del nostro ordinamento (amministrativo, civile, penale, tributario e contabile).

Il dottorato si caratterizza, altresì, per una impostazione multi-curriculare, finalizzata a consentire anche una formazione analitica in relazione alla singola disciplina scelta dal dottorando. Al riguardo, va rilevato che il fenomeno processuale caratterizza diversi settori degli ordinamenti nazionali e sovranazionali ed incide anche sulla relativa disciplina di diritto sostanziale. Si pensi, ad esempio, alla gestione della crisi di impresa, all’arbitrato in materia civile e commerciale, al diritto processuale dell’UE.

Tale percorso di ricerca, pertanto, prenderà costantemente avvio da un background culturale originale in quanto frutto di quell’approccio comparatistico-unitario che costituisce la cifra distintiva di questo dottorato, unitamente al confronto con alcune università straniere ai fini di verificare e comparare il sistema processuale italiano con altri sistemi stranieri.

Attività didattica disciplinare e interdisciplinare

A) Cicli di lezioni negli insegnamenti ad hoc previsti nell’iter formativo.

L’attività didattica è strutturata, da un lato, su cicli di lezioni relative agli insegnamenti nei dieci settori scientifico-disciplinari che compongono il dottorato e che sono coerenti con gli obiettivi formativi del corso (in ordine progressivo per numero di SSD): IUS/01 – Diritto privato; IUS/04 Diritto commerciale;  IUS/08 – Diritto costituzionale; IUS/10 – Diritto amministrativo; IUS/12 – Diritto Tributario; IUS/14 – Diritto dell’Unione europea; IUS/15 – Diritto processuale civile; IUS/16 – Diritto processuale penale; IUS/18 – Diritto romano; IUS/21 – Diritto pubblico comparato.

La verifica finale  dell’apprendimento per ciascun insegnamento e per ciascun anno viene fatta nel corso dell’esame di ammissione dei dottorandi all’anno successivo (nel 1° e 2° anno del ciclo) e alla prova finale (nel 3° anno del ciclo), che consiste in una prova orale nella quale i dottorandi discutono degli argomenti trattati nei diversi insegnamenti, al fine di dimostrare non soltanto le conoscenze acquisite, ma anche la capacità di analizzare criticamente gli istituti di riferimento.

 

B) Cicli di seminari interdisciplinari.

B.1) Almeno una volta al mese vengono organizzati seminari interni al dottorato, ai quali partecipano tutti i docenti del collegio rappresentativi delle diverse aree disciplinari ed i dottorandi. I seminari hanno ad oggetto temi interdisciplinari, scelti a rotazione dai docenti delle varie aree, che vengono previamente comunicati ai dottorandi che li approfondiscono e poi li espongono nel corso del seminario, offrendo in tal modo la peculiare prospettiva della propria area di interesse ed aprendosi al confronto con quelle delle altre aree.

I seminari rappresentano anch’essi elemento di valutazione dei dottorandi in sede di ammissione all’anno successivo e alla prova finale.

 

C) Convengi, seminari, incontri di studio.

Nel corso di ciascun anno vengono poi organizzati, convegni, incontri di studio e seminari su temi di rilevante interesse,sia attinenti a singole aree sia temi comuni a più aree del dottorato, con la partecipazione di docenti di altre università italiane e straniere, e di esperti e/o professionisti di elevato livello scientifico.

 

D) Soggiorni di ricerca.

Attraverso una rete di collaborazione con altre università italiane, il dottorato offre agli studenti la possibilità di effettuare soggiorni di ricerca in Italia, presso tali università, per un periodo medio previsto di mesi due.

Il dottorato offre altresì la possibilità di effettuare soggiorni di ricerca all’estero, sia presso le Università straniere coinvolte nel progetto in convenzione (Megatrend University, Serbia; South East European University, Macedonia), sia presso altre università con le quali la LUM ha stipulato accordi di collaborazione  per la mobilità Erasmus di studenti e docenti.

 

Programma delle attività didattiche e dei seminari interdisciplinari interni al dottorato

In linea con gli obiettivi formativi del corso di dottorato, le attività didattiche ed i seminari interdisciplinari hanno ad oggetto un programma, articolato con riferimento alle diverse aree disciplinari del dottorato e declinato iniziando dalle aree tipicamente processuali.

 

- Diritto Processuale Civile

Il programma di Diritto processuale civile ha ad oggetto lo studio delle diverse forme attraverso cui viene impartita la tutela giurisdizionale in ambito civile attraverso un approccio che favorisce, ove possibile, l’interdisciplinarietà, la comparazione giuridica e l’internazionalizzazione. Più nel dettaglio, il modulo si pone l’obiettivo di fornire le necessarie basi teorico-dottrinali e pratico-giurisprudenziali per poter affrontare le questioni processuali che, nell’attuale panorama, suscitano maggiore attenzione tra gli studiosi e gli operatori giudiziari, con l’obiettivo di comprendere e recepire a pieno il fenomeno processuale, soprattutto nella sua dimensione evolutiva.

Gli approfondimenti verteranno principalmente sulle seguenti aree tematiche:

  • la giurisdizione e gli altri presupposti processuali;
  • i poteri, i doveri e la responsabilità del giudice;
  • i principi e le garanzie processuali delle parti nella prospettiva costituzionale e internazionale;
  • lo svolgimento del giudizio ordinario di cognizione;
  • le impugnazioni;
  • la tutela giurisdizionale differenziata;
  • le tutele esecutive e cautelari;
  • la normativa europea sul processo civile;
  • l’arbitrato e le Alternative Dispute Resolution;
  • la comparazione dei principali modelli processuali in Europa e nel mondo;
  • l’applicazione e l’interpretazione delle norme processuali alla luce del c.d. “diritto vivente”.

 

 

- Diritto Processuale Penale

La presa d’atto del fallimento dell’attuale percorso processuale, plasmato sulle basi di un sistema accusatorio, ha imposto di approfondire il tema della individuazione del giusto punto di equilibrio tra garanzie processuali da riconoscere all’imputato e abbreviazioni dei tempi processuali. Il modulo tende, dunque, ad esaminare in chiave critica le varie fasi del procedimento penale per selezionare quelle che, avendo ad oggetto il pieno espletamento del diritto alla prova, appaiono strettamente funzionali alla ricostruzione del fatto secondo i canoni del contraddittorio. In quest’ottica, occorrerà verificare da una lato l’opportunità del mantenimento di tutte quelle fasi non necessarie e dall’altro l’individuazione di iter alternativi di carattere premiale che, semplificando le regole dell’accertamento, cagionano positive ricadute sull’intero sistema processuale.

In questa direttrice, il modulo del dottorato privilegia le tematiche oggetto di recenti interventi legislativi, in parallelo con l’evoluzione degli orientamenti giurisprudenziali, ed approfondisce, in una logica di sistema, i principi che regolano le forme e il rito processuale penale, con riferimento anche alle interferenze con gli altri processi, nonché ai principi sovranazionali ed alle elaborazioni mi matrice europea. Specifica attenzione viene rivolta all’analisi della legalità processuale, nei suoi aspetti dogmatici e teorici e nelle varie sfumature della prassi applicativa.

Il programma si sviluppa principalmente sulle seguenti tematiche:

  • le riforme emergenziali e principi del processo penale;
  • la presunzione di innocenza dell’imputato, inviolabilità della libertà personale e garanzie del giusto processo;
  • la giustizia riparativa, tutela della vittima, iniziative cautelari e processo penale;
  • le misure cautelari reali e tutela del terzo;
  • l’invalidità degli atti processuali, principio di conservazione e conversione dell’atto;
  • i mezzi di ricerca della prova;
  • i procedimenti speciali: riti deflattivi, riti premiali e principio di economia processuale;
  • la particolare tenuità del fatto, messa alla prova e condotte riparatorie;
  • le impugnazione ordinarie e straordinarie;
  • l’esecuzione penale. Il giudicato ed i suoi effetti: efficacia extrapenale e ne bis in idem; il “fatto” nella elaborazione Cedu;
  • il procedimento di prevenzione e amministrazione giudiziaria di beni e aziende sequestrate e confiscate. Legislazione antimafia e garanzie processuali;
  • la responsabilità da reato degli enti: profili processuali.

- Diritto Amministrativo

Il programma di Diritto amministrativo ha ad oggetto lo studio delle diverse forme attraverso cui viene garantita la tutela del cittadino contro gli atti ed i comportamenti della pubblica amministrazione. La metodologia di insegnamento è basata su un approccio critico alle problematiche, fondato sull’analisi dell’evoluzione normativa, sullo studio del determinante apporto dottrinario e giurisprudenziale, sulla comparazione con gli altri modelli (principalmente) europei. Tutto ciò con l’obiettivo finale di favorire la piena comprensione delle peculiarità del processo amministrativo pur nella maturata consapevolezza della unicità della “giurisdizione-giustizia”.

Gli approfondimenti verteranno principalmente sulle seguenti aree tematiche:

  • La giustizia amministrativa in Italia
  • Il riparto di giurisdizione
  • Giusto processo e diritto amministrativo
  • Il sistema delle azioni nel processo amministrativo
  • La tutela cautelare
  • L’istruttoria nel processo amministrativo
  • L’appello ed i mezzi di impugnazione straordinaria
  • Il giudicato amministrativo “a formazione progressiva”
  • I riti speciali
  • La nomofilachia europea

- Diritto Costituzionale

Il programma di Diritto costituzionale si articola in due principali filoni: i fondamenti costituzionali delle garanzie processuali; l’analisi dei principi e delle regole che disciplinano il funzionamento della giustizia costituzionale.

In entrambi i casi si terrà conto della prospettiva delle relazioni interordinamentali che, come tali, si congiungono con la valenza dello studio della Costituzione, oggi più che mai assunta al più giuridico dei documenti politici e al più politico dei documenti giuridici. Ciò porta a focalizzare l’attenzione sulle funzioni soggettive e oggettive della giustizia e delle prassi processuali che, in diversa misura, si riflettono nei “tipi” di giudizio, in una continua oscillazione che vede in alcuni casi prevalere l’aspetto della protezione del singolo e in altri questioni di carattere, portata e interesse generale. Si avrà così modo di osservare l’impatto sull’evoluzione della disciplina processuale in generale e sul processo costituzionale in particolare della circolazione dei modelli, cui peraltro la Corte costituzionale italiana ha di recete evidenziato una maggiore apertura (v. il caso Cappato). Sotto questo aspetto, gli ultimi approdi interpretativi sembrano infatti orientarsi verso un generale ripensamento di alcune delle categorie del giudizio di legittimità costituzionale, attesa la loro riconduzione con i profili sostanziali del diritto.

Il programma si sviluppa principalmente sulle seguenti tematiche:

  • i fondamenti costituzionale delle garanzie processuali.
  • i fondamenti costituzionali dell’ordinamento giudiziario
  • l’autonomia e l’indipendenza della magistratura e degli organi giurisdizionali
  • il gioco delle “tre Corti” (ordinarie, costituzionale e sovrastali)
  • origini, definizione e modelli della giustizia costituzionale
  • garanzie d’indipendenza della Corte costituzionale
  • regole di organizzazione e di funzionamento
  • i giudizi di legittimità costituzionale delle leggi
  • i conflitti di attribuzione
  • il giudizio sull’ammissibilità del referendum
  • il giudizio penale costituzionale

 

- Diritto Tributario

Il modulo persegue, attraverso accurata opera di ricerca, l’obiettivo di delineare, in chiave storico-evolutiva e prospettica, il peculiare atteggiarsi dei rapporti tra processi civile, penale, amministrativo e procedimento e processo tributario. Ciò soprattutto alla luce di significative criticità enucleate, dapprima dalle non univoche impostazioni ermeneutiche recepite nella prassi applicativa, che hanno costituito oggetto di aspro confronto nella dottrina degli Autori e di distoniche pronunzie giurisprudenziali e che, solo successivamente, sono state trasfuse in reiterate remissioni degli aspetti maggiormente controversi alla Corte Costituzionale. Il fine è quello di tentare l’individuazione di meccanismi e sistemi di raccordo procedimentale propri e meno suscettibili di confliggenza, approfondendo, ad esempio, quello della c.d. “pregiudiziale invertita”, unitamente ad altri.

Gli approfondimenti verteranno principalmente sulle seguenti aree:

  • La giurisdizione tributaria
  • Il ricorso in materia tributaria
  • Un nuovo strumento deflattivo del contenzioso tributario: il reclamo e la mediazione
  • Le impugnazioni nel processo tributario
  • La sospensione dell’atto impugnato e la conciliazione giudiziale
  • L’onere della prova e i poteri istruttori del giudice tributario
  • L’esecuzione delle sentenze, il giudicato e i provvedimenti cautelari
  • Il ricorso per cassazione

 

- Diritto Commerciale

Il programma di Diritto commerciale prevede un approccio alla materia che prende in considerazione i nuovi “mercati”, diversi da quelli intesi in senso tradizionale, caratterizzati dall’emersione delle nuove tecnologie, dalla dematerializzazione degli strumenti di negoziazione e pagamento, e che tiene conto, parallelamente, del progressivo affinamento di misure, anche di tipo “processuale”, capaci di rispondere alle rinnovate esigenze poste dal nuovo sistema economico, anche al fine di porre rimedio ai crescenti segnali di obsolescenza e di crisi conseguenti a un assetto normativo spesso ancora inadeguato.

Allo studioso del diritto commerciale è affidato il compito di inquadrare questi fenomeni, saggiando anche il ricorso a categorie giuridiche e/o a metodologie ricostruttive e sistematiche diverse da quelle ricevute.

Gli approfondimenti verteranno principalmente sulle seguenti aree tematiche:

  • i principi del diritto commerciale
  • i consorzi e altre forme di integrazione tra imprese
  • la struttura finanziaria delle società di capitali e delle società cooperative
  • corporate governance e assetti organizzativi societari
  • la responsabilità amministratori e sindaci: profili sostanziali e processuali
  • le Operazioni straordinarie
  • Il bilancio d’esercizio: principi di redazione e struttura
  • le controversie societarie e l’arbitrato societario
  • il diritto della crisi d’impresa
  • le procedure negoziali di regolazione della crisi e dell’insolvenza

 

- Diritto dell'UE

Il modulo ha obiettivo di esaminare, in modo dettagliato e preciso, l’articolato sistema giurisdizionale dell’Unione europea, retto da un corpus normativo molto frammentario. In particolare, intende studiare i vari mezzi di ricorso che conferiscono specifiche competenze ai giudici di Lussemburgo, offrendo un’analisi dettagliata delle regole e delle prassi che governano il processo che si svolge dinanzi al giudice UE ed illustrandone la pratica, ancora per molti aspetti diversa rispetto alle cognizioni processuali nazionali.  Specifica attenzione sarà dedicata al rinvio pregiudiziale e, dunque, all’ordinanza di rinvio, alle condizioni soggettive ed a quelle oggettive, alle condizioni di ricevibilità, agli effetti della sentenza ed alla c.d. doppia pregiudizialità.

Gli approfondimenti verteranno principalmente sulle seguenti aree tematiche:

  • il sistema giurisdizionale dell’Unione europea
  • la tutela dei diritti fondamentali
  • il rapporto tra ordinamenti

 

- Diritto Privato

Il modulo ha come obiettivo lo studio approfondito del diritto privato tra legge e giudizio alla luce del diritto privato europeo. In particolare il modulo ha per oggetto:

  • l’incidenza dei principi e delle clausole generali che si sono venuti affermando nel contesto europeo (sussidiarietà, ragionevolezza, ecc.) e delle disposizioni derivazione europea sulla tutela dei diritti, e quindi sulla tutela dei diritti fondamentali (per es., disciplina delle unioni e delle convivenze, ecc.), sulla disciplina della forma e delle prove documentali (forme e firme elettroniche, registrazione di audio o video come nuove scritture, riproduzioni meccaniche ed informatiche, ecc.), sulle tutele ed i rimedi contrattuali (clausole vessatorie nei contratti on line; tutele e rimedi nelle forniture di contenuti digitali; ecc.), sui profili sostanziali dell’arbitrato, ecc.;
  • le questioni teorico-applicative conseguenti all’ampliamento dell’area degli interessi individuali e collettivi rilevanti per l’ordinamento, da una parte, e dei titoli di legittimazione sostanziale e processuale per il conseguimento delle tutele, dall’altra;
  • l’incidenza del diritto vivente municipale e globalizzato sulle disposizioni precise e sui principi giuridici che presiedono alla tutela dei diritti, nonché sull’autonomia discrezionale delle autorità e dei privati chiamati ad applicarlo.

 

- Diritto Romano

Il programma di Diritto romano ha ad oggetto il processo privato romano, dalle origini all’età post-classica e giustinianea. L’analisi, pur avendo una finalità storico-giuridica, verrà svolta in termini accessibili ai dottorandi di tutte le aree, in una prospettiva di comparazione diacronica.

Speciale risalto sarà data al problema dell’incidenza della tradizione processualistica romana sulla formazione del diritto processuale medievale e moderno, nei sistemi di Common law e di Civil Law.

Il programma si sviluppa principalmente sulle seguenti aree tematiche:

  • i meccanismi processuali previsti dal diritto romano;
  • il processo di esecuzione in ragione della concomitante evoluzione del processo di cognizione;
  • l’evoluzione delle forme processuali, da sistemi arcaici a struttura arbitrale a sistemi statuali;
  • l’evoluzione del processo privato romano specificità strutturali: appello;
  • i poteri del giudice e il rapporto col magistrato; i poteri del giudice-funzionario;
  • il processo penale;
  • la concezione medievale della giustizia;
  • l’evoluzione della Giustizia e del processo nell’Europa moderna;
  • il passaggio dal diritto codificato al “diritto giurisprudenziale”.

 

- Diritto Pubblico Comparato

Il programma di Diritto comparato si prefigge l’obiettivo di approfondire i temi relativi all’accesso, allo svolgimento del giudizio e alle tecniche di decisione delle Corti costituzionali o Corti supreme.

I temi di taglio generale verteranno sulla configurazione del giusto processo, sul dialogo tra le Corti, sui filtri all’accesso alle Corti costituzionali/Supreme, sulla capacità delle Corti di stabilire il proprio docket, sulle tecniche di garanzia dei diritti fondamentali, nonché sull’analisi del ruolo del precedente nei sistemi di Commone Civil Law.

Più nel dettaglio, i temi di maggiore interesse riguarderanno (a titolo indicativo e non esaustivo):

  1. nei sistemi con Corti costituzionali: le vie di accesso alla Corte; la tendenza alla dilatazione dell’oggetto e dei parametri di controllo, l’apertura all’incorporazione delle fonti di diritto internazionale nel blocco di costituzionalità; l’inquadramento delle decisioni delle Corti quanto a tipologia, effetti, vincolatività e collocazione nel sistema delle fonti; i rapporti con gli altri poteri, in particolare con il Parlamento; il ruolo nella risoluzione dei conflitti costituzionali.
  2. nei sistemi con Corti Supreme, oltre ai temi precedentemente indicati: l’inquadramento della struttura e l’analisi del coordinamento delle attività giurisdizionali di vertice con quelle di giurisdizione costituzionale delle libertà.
  3. nei sistemi con Corte di cassazione: le prospettive sul ruolo in trasformazione degli organi di legittimità.

 

Attività di perfezionamento linguistico e informatico

A) Perfezionamento linguistico.

Il dottorato mira a far acquisire adeguate conoscenze nell’ambito del linguaggio giuridico con particolare riferimento alle tecniche processuali, ivi comprese quelle delle giurisdizioni apicali (ad esempio Corti Costituzionali, Supreme Corti e Sezione unite della Cassazione, etc.), in una prospettiva di studio comprendente anche gli ordinamenti stranieri e gli ordinamenti sovrastatali (in primis, la Corte europea dei diritti dell’Uomo e la Corte di giustizia dell’UE).

Allo scopo possono essere organizzati sia corsi di potenziamento dell’inglese di base, sia corsi avanzati con specifico riferimento al linguaggio giuridico relativo alle aree processuali ed aree a queste correlate.

 

B) Perfezionamento informatico.

I dottorandi potranno usufruire dell’aula informatica per imparare ad utilizzare (con adeguato supporto tecnico da parte di personale specializzato) e gestire al meglio le banche dati messe a disposizione delle risorse elettroniche della biblioteca relativamente alla giurisprudenza e alla dottrina italiana e straniera.

 

Attività di valorizzazione della ricerca e della proprietà intellettuale

Il dottorato mira a far acquisire adeguate conoscenze in relazione al reperimento dei fondi messi a disposizioni dalle istituzioni pubbliche e private italiane ed estere (accademiche e non) comprese quelle dell’Unione europea.

Il dottorato, avvalendosi anche della collaborazione e del finanziamento dell’Università partner straniera intende incentivare i dottorandi a intrattenere collaborazioni con istituzioni (accademiche e non) pubbliche e private (italiane e straniere) e a rendere pubblici i risultati conseguiti durante il percorso di ricerca, sottoponendo l’opera propria alla costante valutazione della comunità scientifica internazionale.

Sbocchi occupazionali e professionali previsti

Il dottorato apre alla possibilità di accedere ai concorsi nei ruoli delle università.
Il dottorato in questione dà una formazione tale da agevolare l’accesso nei ruoli dirigenziali della Pubblica amministrazione.
Inoltre, consente di acquisire conoscenze specifiche in materia processuale sia per la preparazione al concorso di accesso alla magistratura, sia nella libera professione di avvocato, sia ad altre eventuali professioni presso istituzioni o organismi ministeriali. Saranno, all’uopo, previsti periodi di stage per i dottorandi presso le Corti Nazionali ed Internazionali.
Obiettivi del corso sono quelli di formare, altresì, ricercatori molto qualificati e professionisti in grado di svolgere mansioni sia nel nostro paese sia a livello internazionale, e capaci di utilizzare le competenze acquisite in maniera flessibile e critica

Docenti - Faculty

La faculty è composta da studiosi dediti alla ricerca, provenienti principalmente dall’Università Lum Jean Monnet, ma anche da altre università italiane o straniere come la Megatrend University (Serbia) e la South East European University (Macedonia).

Ne sono componenti:

Roberto MARTINOUniversità LUM “Jean Monnet”Coordinatore

Francesco ALICINO –  Università LUM “Jean Monnet”
Caterina Luisa APPIO – Università LUM “Jean Monnet”
Antonio BARONEUniversità di Catania
Carlo BONZANO – Università di ROMA “Tor Vergata”
Fabiola CIMBALI – Università di Catania
Nicola CIPRIANI – Università LUM “Jean Monnet”
Pierpaolo DELL’ANNOUniversità di ROMA “Tor Vergata”
Patrizia DE PASQUALE – Università LUM “Jean Monnet”
Annalisa DI GIOVANNIUniversità di Salerno
Filippo DINACCIUniversità di Bergamo
Vincenzo DONATIVI – Università LUM “Jean Monnet”
Antonia Antonella MARANDOLA – Università di Sannio di Benevento
Aniello MERONE – Università Europea – Roma
Angelo Giuseppe OROFINO – Università LUM “Jean Monnet”
Andrea PANZAROLA – Università LUM “Jean Monnet”
Salvatore RANDAZZO – Università LUM “Jean Monnet”
Concetta RICCIUniversità LUM “Jean Monnet”
Francesco RICCI – Università LUM “Jean Monnet”
Natalia ROMBI – Università di Udine
Gianfranco STANCO – Università LUM “Jean Monnet”
Antonello TARZIA – Università LUM “Jean Monnet”
Francesco VERGINEUniversità LUM “Jean Monnet”

Altri componenti:

Marcos ALMEIDA CERREDAUniversità di Santiago de Compostela
Nicolò POLLARI – già Professore Straordinario, Università LUM “Jean Monnet”
Blerim REKASouth East European University of Macedonia