MY LUM
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Raduno e partenza: ore 10 dal parcheggio del Pulo di Altamura (o per chi proviene da Bari, in alternativa, ore 9:00 BAR nei pressi del Comando dei VV.F. BARI –Mungivacca).

Tempo di avvicinamento: circa 1:00 ora per 49 km

Percorso di avvicinamento: da Bari prendere la SS 96 fino ad Altamura, quindi la SP 235.

Grado difficoltà: T

Tempo complessivo di percorrenza dell’escursione: 5 ore circa.

Dislivello totale: circa 100 mt.

Lunghezza totale: 5 Km circa.

 

Premessa: quest’anno ancora insieme, il CAI e la RUS hanno programmato questo evento di sensibilizzazione sugli effetti dei cambiamenti climatici già in atto alla luce degli obiettivi dell’agenda 2030 dell’ONU, ma soprattutto per  sostenere cultura, ricerca, tecnologia e innovazione per la conservazione e valorizzazione del patrimonio locale e contribuire alla sensibilizzazione, per la lotta al cambiamento climatico (SDG13) e promuovere la vita sulla terra, la biodiversità (SDG15), ma anche il turismo sostenibile (SDG8), l’inclusione sociale ed economica di chi vive in aree periferiche (SDG10) e supporto alle comunità sostenibili (SDG11).

Sul nostro territorio pugliese quella di venerdì 08 settembre è la quinta edizione con promozione e adesione della LUM (Libera Università Mediterranea “Giuseppe Degennaro”) di Casamassima-Bari.

Descrizione itinerarioPrima tappa “il PULO di Altamura”

La dolina carsica del Pulo di Altamura è tra le più grandi di Italia presenta una circonferenza di più di 3 km e una profondità di circa 50 metri, al suo fondo si aprono degli inghiottitoi e grotte che portano l’acqua meteorica in falda attraverso gli strati carbonatici risalenti al Cretaceo. Nel territorio Pugliese tali forme carsiche sono abbastanza comuni insieme alla presenza di innumerevoli grotte ma solo poche di esse raggiungono la dimensione del  Pulo di Altamura. Il cratere si dovrebbe essere formato in un periodo di circa 1 Ma di anni fa con clima caldo e umido dove i reticoli idrici sotterranei sono collassati su loro stessi formando la depressione. Il fatto che al fondo del cratere vi sia un microclima più umido nei periodi estivi ha reso il sito un’area amena all’accumulo acqua ergo alla presenza umana, infatti vi sono resti di insediamenti medioevali e anche preistorici. La sua importanza scientifica è primaria perché il Geologo A. Colamonico lo descrisse come esempio per descrivere queste forme carsiche oggi note in tutto il mondo. Oggi insieme alla Cava Dei Dinosauri presso Masseria Pontrelli ed al ritrovamento dell’Uomo di Neanderthal Presso la grotta di Lamalunga è una delle unicità geologiche del territorio di Altamura detti Geositi. Oggi Il Parco Naturale Dell’Alta Murgia è Candidato a GEOPARCO UNESCO per la presenza di innumerevoli siti geologici che affiancano quelli faunistici e floristici.

Seconda tappa è il Centro Visite Lamalunga a 3 km dall’abitato di Altamura, obbligata per la comprensione di questo territorio e delle dinamiche che hanno portato alla scoperta dello scheletro fossile dell’Uomo di Altamura, Homo neanderthalensis, vissuto tra i 180.000 ed i 130.000 anni fa durante l’Era Paleolitica.

La scoperta del 1993 è stata fatta anche dal Gruppo Speleologico Vespertilio della sezione CAI di Bari.

Raduno e partenza: ore 10 dal parcheggio del Pulo di Altamura (o per chi proviene da Bari, in alternativa, ore 9:00 BAR nei pressi del Comando dei VV.F. BARI –Mungivacca).

Tempo di avvicinamento: circa 1:00 ora per 49 km

Percorso di avvicinamento: da Bari prendere la SS 96 fino ad Altamura, quindi la SP 235.

Grado difficoltà: T

Tempo complessivo di percorrenza dell’escursione: 5 ore circa.

Dislivello totale: circa 100 mt.

Lunghezza totale: 5 Km circa.

 

Premessa: quest’anno ancora insieme, il CAI e la RUS hanno programmato questo evento di sensibilizzazione sugli effetti dei cambiamenti climatici già in atto alla luce degli obiettivi dell’agenda 2030 dell’ONU, ma soprattutto per  sostenere cultura, ricerca, tecnologia e innovazione per la conservazione e valorizzazione del patrimonio locale e contribuire alla sensibilizzazione, per la lotta al cambiamento climatico (SDG13) e promuovere la vita sulla terra, la biodiversità (SDG15), ma anche il turismo sostenibile (SDG8), l’inclusione sociale ed economica di chi vive in aree periferiche (SDG10) e supporto alle comunità sostenibili (SDG11).

Sul nostro territorio pugliese quella di venerdì 08 settembre è la quinta edizione con promozione e adesione della LUM (Libera Università Mediterranea “Giuseppe Degennaro”) di Casamassima-Bari.

Descrizione itinerarioPrima tappa “il PULO di Altamura”

La dolina carsica del Pulo di Altamura è tra le più grandi di Italia presenta una circonferenza di più di 3 km e una profondità di circa 50 metri, al suo fondo si aprono degli inghiottitoi e grotte che portano l’acqua meteorica in falda attraverso gli strati carbonatici risalenti al Cretaceo. Nel territorio Pugliese tali forme carsiche sono abbastanza comuni insieme alla presenza di innumerevoli grotte ma solo poche di esse raggiungono la dimensione del  Pulo di Altamura. Il cratere si dovrebbe essere formato in un periodo di circa 1 Ma di anni fa con clima caldo e umido dove i reticoli idrici sotterranei sono collassati su loro stessi formando la depressione. Il fatto che al fondo del cratere vi sia un microclima più umido nei periodi estivi ha reso il sito un’area amena all’accumulo acqua ergo alla presenza umana, infatti vi sono resti di insediamenti medioevali e anche preistorici. La sua importanza scientifica è primaria perché il Geologo A. Colamonico lo descrisse come esempio per descrivere queste forme carsiche oggi note in tutto il mondo. Oggi insieme alla Cava Dei Dinosauri presso Masseria Pontrelli ed al ritrovamento dell’Uomo di Neanderthal Presso la grotta di Lamalunga è una delle unicità geologiche del territorio di Altamura detti Geositi. Oggi Il Parco Naturale Dell’Alta Murgia è Candidato a GEOPARCO UNESCO per la presenza di innumerevoli siti geologici che affiancano quelli faunistici e floristici.

Seconda tappa è il Centro Visite Lamalunga a 3 km dall’abitato di Altamura, obbligata per la comprensione di questo territorio e delle dinamiche che hanno portato alla scoperta dello scheletro fossile dell’Uomo di Altamura, Homo neanderthalensis, vissuto tra i 180.000 ed i 130.000 anni fa durante l’Era Paleolitica.

La scoperta del 1993 è stata fatta anche dal Gruppo Speleologico Vespertilio della sezione CAI di Bari.